mercoledì 14 maggio 2008

Presentazione DIPARTIMENTO SPORT













Coordinamento
Cittadino
GENOVA
Dipartimento Sport

L’obbiettivo principale del dipartimento è l’analisi e la definizione delle linee guida del settore sportivo con particolare attenzione alla funzionalità degli impianti a disposizione, alla programmazione di quelle mancanti e ad un adeguato supporto alle attività agonistiche e amatoriali.
L’incapacità ormai cronica di dare un adeguato aiuto, anche per la mancanza e la fatiscenza degli edifici dove svolgere le specifiche attività, ha portato le varie società sportive ad operare in situazioni difficilissime.
La mancanza di strutture come punto di riferimento per le varie federazioni risulta incomprensibile con più di 100 impianti a disposizione.
Le condizioni dello stadio Carlini o la gestione di alcune piscine come la Sciorba sono l’esempio evidente della noncuranza degli ultimi anni.
Evidente è la necessità di formulare un accurato resoconto dei bisogni primari delle varie discipline, con un programma attuativo che equilibri le offerte circoscrizionali con poli di eccellenza subregionali.
Necessaria e improrogabile è la trasparenza che il comune deve garantire sul censimento e lo stato delle gestioni dei vari impianti concessi. Atro importante prerequisito è la definizione dei criteri per le nuove assegnazioni.
Appare evidente, che il nuovo bando di concorso con gara al rilancio del canone di locazione potrà determinare solo un aggravio dei costi per le società gerenti, con l’inevitabile trasferimento degli oneri sui soci frequentanti.
Rilasciare concessioni di affidamento a lungo respiro che possano portare le varie federazioni a centrare obbiettivi concreti, progressivi e stabili nella completa libertà di scelte e sinergie, che garantiscano le necessarie coperture finanziarie.
Occorrerà organizzare seri controlli scadenzati per il rispetto delle norme di concessione e le eventuali risoluzioni.
Quindi la riorganizzazione dell’offerta territoriale andrà programmata con realistiche scadenze temporali in base alle priorità e visto le croniche indisponibilità finanziarie a progetti che prevedano anche l’intervento privato; operazioni che potranno prevedere il cambio d’uso di alcuni siti.
Recuperi impegnativi come quelli del già citato stadio Carlini dovranno ipotizzare la priorità di vocazione dell’impianto; se per questa struttura si decide una destinazione auspicabile come casa del rugby, appare evidente la conseguenza di migliorare il sito di competenza per l’ atletica a Villa Gentile e di sviluppare un nuovo progetto per la pista di ciclismo dimessa.
In questo modo il Carlini diventato un punto di eccellenza Nazionale per il rugby, potrà generare alternative compatibili e remunerative come ad esempio una foresteria con campo di calcio regolamentare.
Le risorse per la sua realizzazione si potranno reperire con un progetto privato che non richieda anni per la sua approvazione.
In una città con una dinamica esasperante, si richiede, come vera innovazione, la velocità di attuazione dei piani programmati , con un approccio che potrà essere trasferito con le debite proporzioni anche agli impianti più piccoli.
Nel rispetto delle esigenze ecologiche, vogliamo definire la giusta concertazione col mondo motoristico e le sue varie discipline, la definizione delle direttive per la regolamentazione del settore fuoristradistico, la designazione di aree da destinarsi ad un impianto motociclistico e automobilistico di rilevanza nazionale.
Particolare attenzione, visto l’importante valenza per i risvolti sanitari e sociali, sarà anche dovuta al settore cosiddetto del “fitness”.
Adeguato impegno sarà anche da proferire per la reiscrizione di una legge regionale sullo sport varata nel 2002 e redatta con assoluta superficialità, senza un’adeguata intesa tra i settori interessati.
Nonostante le innumerevoli istanze presentate dalle associazioni di categoria, ad oggi l’assessorato competente non ha preso nessun serio provvedimento di riequilibrio. Una rapida rilevazione delle quantità di palestre sorte nella Regione dalla data di emanazione, porterà a rilevare solo chiusure e trasformazioni in centri associativi. L’unica apertura, è avvenuta per altro senza l’adeguamento ai deliranti parametri previsti dalla regolamento vigente; una norma fallimentare che di fatto decreta l’inibizione dell’attività privata e favorisce l’abusivismo, senza nessun rispetto per gli imprenditori del settore e in totale contrapposizione ai principi liberisti del nostro movimento politico.
Questa normativa non ha portato nessun beneficio al settore istituzionale e provocato danni incomprensibili nel campo imprenditoriale aumentando le già esistenti discrasie nelle normative igienico sanitarie e dei requisiti per l’insegnamento, rendendo la concorrenza economica inattuabile.
A tal proposito sarà opportuno aprire un costruttivo collegamento fra i vari settori istituzionali Coni, enti di promozione sportiva, università, che potranno operare in sinergia e non in opposizione al settore privato.
Altra importante iniziativa sarà la liquidazione dell’infelice esperienza “Sporting Genova” e la ridefinizione delle concessioni riguardanti lo stadio Ferraris, con priorità di offerta di conduzione alle due società calcistiche, al fine di sviluppare un programma funzionale ludico sportivo, da cui possa trarne beneficio tutta l’utenza cittadina.
Proprio in merito alla definizione della convenienza di una ristrutturazione o di un eventuale progetto ex novo vanno considerate alcune priorità:
Ø La volontà della società Sampdoria di portare a termine un progetto autonomo di un moderno centro polivalente.
Ø Oltre che la considerazione sull’eventuale contrasto urbanistico, va valutato l’impatto socio economico sul tessuto commerciale esistente.
Ø In questa ipotesi e visto l’avvicinarsi della necessità di ristrutturazione del Ferraris che rimarrà in carico ad una sola società calcistica, diventerà inevitabile preventivare lo squilibrio dei costi di gestione.
Ø Resterà comunque infruttuoso qualsiasi progetto di piccola o grande portata, se prima non verrà stimolata la modifica della legge nazionale che impedisce l’esercizio interno ai servizi commerciali per ragione di sicurezza e antincendio

Sviluppi programmatici, appalti e partnership dovranno essere assolutamente trasparenti, di dominio pubblico, aperti al dibattito e alla partecipazione di qualsiasi soggetto anche privato che voglia manifestare la propria offerta.
Un impegno da parte dell’amministrazione comunale nel supportare il C.O.N.I. Regionale per l’assegnazione dei giochi olimpici della Gioventù del 2013, potrebbe essere il volano vincente per centrare senza deroghe tutti gli obbiettivi prefissati e definire un punto di partenza ottimale su cui costruire nuovi progetti.
Con questo primo atto, il dipartimento dello Sport di Forza Italia, si impegnerà a formare un gruppo di referenti per le varie discipline sportive che possano portare le esperienze maturate ed inoltrare le loro istanze specifiche. Questo favorirà l’attuazione di un’aggiornata piattaforma programmatica su cui basare le auspicabili direttive di intervento.
Il coordinatore
Marco Forconi